ASSISTENZA UMANITARIA E SOLUZIONE POLITICA GLOBALE

Riceviamo e pubblichiamo volentieri

Tutto il mondo e soprattutto noi donne siamo rimasti colpite per il ritorno dei talebani che hanno ripreso il controllo di tutto l’Afghanistan. Gli afghani e le afghane hanno seguito le nuvole delle forze armate americane e dei loro alleati Nato per 20 anni, convinti che con loro potevano portare la pace e la libertà al loro popolo.

La conquista dell’Afghanistan da parte delle forze arcaiche ed autoritarie dei talebani è una regressione per il mondo e per l’umanità, poiché rappresentano una mina non solo per le donne afghane ma per tutti noi e per i valori di libertà ed emancipazione che erano in espansione. Questa tremenda sciagura e questo crimine disumano che si sta verificando in Afghanistan è il risultato di una politica fallimentare degli USA e di tutto l’Occidente, di quei governi che guidano i paesi in nome della democrazia e dei diritti umani. La presenza Americana e della Nato in Afghanistan dal 2001 ha comportato solo un miglioramento della condizione delle donne, e della comunità in generale, nei termini di alcuni diritti umani basilari come l’istruzione ed il lavoro, ma l’ingiustizia sociale ed economica ha messo radici sotto il governo islamico moderato formato dagli USA e dai gruppi e tribù ad esso fedeli. L’uguaglianza fra uomo e donna non è stata raggiunta e non c’è stato un vero miglioramento economico e sociale per tutta la popolazione.

Ora tutti si preoccupano per la situazione delle donne dopo l’ascesa dei Talebani al potere.

Non l’avevano previsto forse?

Sapevano che in quell’area era estremamente facile far rinascere e crescere il terrorismo. Il crollo così rapido del governo afghano non era inaspettato. Tutti lo sapevano. Usa e alleati sapevano della mancanza di un progetto e di un sistema che potesse garantire la vera democrazia, la sicurezza e la pace. Gli americani e la Nato non sono stati capaci di formare un sistema militare, un esercito regolare, forte di fronte alle sfide che lo stato deve affrontare per difendere donne e bambini. Queste sono le ragioni principali del crollo del governo afghano che ha permesso il ritorno dei talebani al potere.

Ugualmente colpevole è naturalmente il governo afghano stesso per la mancata costruzione dello stato e della società dopo 20 anni dalla sua costituzione. Abbiamo visto i funzionari e il presidente stesso fuggire anche prima che i talebani assaltassero Kabul!

Anche in Iraq, gli Usa e i loro alleati non sono riusciti a formare un esercito nazionale e nel 2014 abbiamo assistito al suo crollo in pochi giorni di fronte a poche centinaia di militanti dell’ISIS, e se non ci fosse stato l’intervento dei partigiani curdi (peshmerga) e successivamente il supporto di alcuni paesi dell’Occidente, l’Iraq sarebbe stato sotto il controllo dell’ISIS poche settimane dopo la caduta di Mosul.

Gli afghani e soprattutto le donne hanno ancora vividi ricordi degli abusi del regime talebano e del suo disastroso passato in materia di diritti umani. Persecuzioni e limitazioni gravi dei diritti elementari.  Le donne afghane hanno compiuto sforzi enormi in questi anni, hanno cercato di vivere una vita normale degna di un essere umano. Ora col ritorno dei talebani le donne torneranno ai tempi della schiavitù e non possono certo credere alle garanzie di libertà per loro da parte dei talebani. È necessario garantire sostegno ed assistenza umanitaria per evitare ulteriori perdite di vite umane in Afghanistan e nel mondo a causa del terrorismo. Oggi più che mai la situazione richiede la ricerca ed il raggiungimento di una soluzione politica globale.

Gulala Salih, donna curda attivista per i diritti delle donne e dei bambini

MEMORAZIONE HIROSHIMA E NAGASAKI

Il 6 e il 9 agosto 1945  furono esplose due bombe atomiche. Su Hiroshima la prima, su Nagasaki la seconda. Il mondo, già da sei anni devastato e torturato da una seconda guerra mondiale, non capì subito che quelle erano armi finali. Conclusive. Ma capì presto che un loro uso massiccio avrebbe distrutto l’intera umanità. Tutta. Con le sue città. Con le sue campagne. Il pianeta sarebbe sopravvissuto, certo. Senza di noi.

Il 6 agosto 2021 alle ore 8.00 davanti al municipio di Mirano  43 rintocchi di campana ricorderanno gli ultimi 43 secondi di vita della città di Hiroshima.

Il 6 agosto 2021 alle ore 20.15 al Portico di Dolo ci sarà una cerimonia di “Memorazione” con l’attrice Moira Mion, la vicesindaca di Camponogara Vania Trolese e Lisa Clark, di “Beati i Costruttori di Pace”.

Il 9 agosto 2021 alle ore 10.45  a Mirano, in Piazza Martiri della Libertà, un sit in  ricorderà la distruzione atomica della città di Nagasaki.

 

 

C’ERA UNA VOLTA LA ‘NDRANGHETA

PHOTO-2021-05-04-14-57-02.jpg

MERCOLEDI 19 MAGGIO  h 18,30 – 20,00

 
la Bottega del Commercio Equo e Solidale “Bandera Florida”,
il Presidio Libera “Domenico Gabriele” del Miranese
il Centro Pace Legalità “Sonja Slavik”
con il patrocinio del Comune di Mirano
organizzano un incontro con
TIBERIO BENTIVOGLIO – Imprenditore calabrese -Testimone di giustizia
autore del libro “C’era una volta la ‘ndrangheta. Ricordi e desideri di un uomo che l’ha conosciuta”.
 sono invitati
Cristian Zara, assessore alle attività produttive del Comune di Mirano
Francesco Venturini, consigliere delegato alla promozione di una cultura di pace e dei diritti umani
L’incontro avverrà su piattaforma zoom. Il link sarà comunicato sul sito web e sulla pagina facebook del Centro Pace Mirano

W IL 25 APRILE! ARIA DI LIBERTA’!

Dal 24 aprile – vigilia della Liberazione d’Italia dal nazifascismo – è visibile il video con il quale l’ANPI del Miranese, il Comune di Mirano, il Centro Pace Legalità “Sonja Slavik” celebrano il 76° anniversario del 25 APRILE

Studentesse del Liceo Mjorana-Corner di Mirano spiegano la portata innovativa della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza, cittadine e cittadini di Mirano leggono brani che ricordano la lotta per la Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo.

Viva la Libertà! Viva la Democrazia! Viva la Repubblica!

Guardate il video:  https://www.youtube.com/watch?v=sVaCmJKZ64o&t=306s

A RICORDARE E RIVEDER LE STELLE

19 marzo – ore 10.00
Posizionamento delle “Orme di Memoria” all’ingresso della Biblioteca Comunale

20 marzo – ore 11.00
Lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie
La lettura sarà trasmessa in diretta sulle pagine Facebook del Centro per la Pace e la Legalità “Sonja Slavik” e del Comune di Mirano

 

 

 

 

ORME DI MEMORIA

5 IMPRONTE PER RICORDARE

5 IMPRONTE PER NON DIMENTICARE

 

Vite di bambini, vittime innocenti di mafia, che, loro malgrado, si sono trovati nella traiettoria di una pallottola diretta ad altri. Nomi, oggi riconoscibili, davanti alle nostre biblioteche, luoghi di cultura condivisa, ingrediente fondamentale per la lotta alle mafie, e scintilla di memoria e impegno sociale.

 “A Ricordare e Riveder le Stelle” è lo slogan della XXVI giornata della memoria e dell’impegno.

 “Ricordare” per richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa, e farli rivivere nella nostra capacità di fare memoria.

 “Riveder le Stelle” come desiderio di uscire dall’inferno della pandemia, sentire forte la necessità di buoni auspici, di luce che illumina e dà energia. Le stelle, in questo senso, sono anche le persone

DAL MARE ALLA SPERANZA

Proseguono gli incontri letterari in videoconferenza. Martedì 23 febbraio h 20.45 presentiamo le associazioni KaribuUn altro mondo è possibile – e  MediterraneaSaving Humans

Entra nella riunione in Zoom
https://us02web.zoom.us/j/81240054963…


Viaggio tra i migranti. Ne parliamo con esponenti di Mediterranea Saving Humans che gestisce un’imbarcazione impegnata in missioni di soccorso nel Mediterraneo e l’Associazione Karibù di Scorzè che accoglie e assiste i migranti.