Il Centro Pace festeggia il Nobel a ICAN

Il Premio Nobel per la Pace 2017 è stato assegnato ad ICAN, la Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari che raccoglie 468 partner, associazioni e gruppi in 101 paesi del mondo. Il Centro Pace e Legalità “Sonja Slavik”  celebra con gioia questo evento, ricordando come la sensibilizzazione sul tema del disarmo nucleare sia da sempre una dei principali ambiti d’azione del Centro. Vanno infatti in questa direzione l’adesione del Comune di Mirano a Mayors for Peace, l’organizzazione non governativa fondata dalle città di Hiroshima e Nagasaki, nonché i tanti eventi promossi negli anni su questo tema, a partire dalla commemorazione organizzata ogni 6 agosto nell’anniversario dello sgancio della prima atomica della storia. Mai come in questo momento storico è necessario ribadire il no alle armi nucleari e alla tremenda distruzione che comporterebbe il loro utilizzo. E mai come in questo momento l’azione di ICAN, rafforzata dall’assegnazione del Nobel, va sostenuta a tutti i livelli, dagli Stati ad ogni singolo cittadino.

Riportiamo di seguito il testo integrale della motivazione del premio rilasciato dal Comitato per il Nobel norvegese:

“Il Comitato per il Nobel norvegese ha deciso di assegnare il Premio Nobel per la pace 2017 alla Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN). L’ organizzazione riceve il premio per il suo lavoro volto a richiamare l’attenzione sulle catastrofiche conseguenze umanitarie di qualsiasi uso di armi nucleari e per i suoi sforzi innovativi volti a ottenere un divieto di tali armi basato su un trattato.

Viviamo in un mondo in cui il rischio di utilizzare armi nucleari è maggiore di quanto non sia stato per molto tempo. Alcuni Stati stanno modernizzando i loro arsenali nucleari, e c’è il rischio reale che più paesi cerchino di procurarsi armi nucleari, come esemplificato dalla Corea del Nord. Le armi nucleari costituiscono una minaccia costante per l’umanità e per tutta la vita sulla terra. Grazie ad accordi internazionali vincolanti, la comunità internazionale ha già adottato divieti nei confronti delle mine terrestri, delle munizioni a grappolo e delle armi biologiche e chimiche. Le armi nucleari sono ancora più distruttive, ma non sono ancora state oggetto di un simile divieto giuridico internazionale.

Grazie al suo lavoro, l’ICAN ha contribuito a colmare questa lacuna giuridica. Un argomento importante nella logica del divieto di proibire le armi nucleari è l’inaccettabile sofferenza umana che una guerra nucleare causerà. L’ICAN è una coalizione di organizzazioni non governative provenienti da circa 100 paesi di tutto il mondo. La coalizione è stata una forza trainante nel convincere le nazioni del mondo ad impegnarsi a cooperare con tutte le parti interessate per stigmatizzare, proibire ed eliminare le armi nucleari. A tutt’oggi, 108 Stati hanno assunto tale impegno, noto come impegno umanitario.

Inoltre, l’ICAN è stato il principale attore della società civile nel tentativo di ottenere un divieto delle armi nucleari ai sensi del diritto internazionale. Il 7 luglio 2017, 122 Stati membri dell’ONU hanno aderito al trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Non appena il trattato sarà stato ratificato da 50 Stati, entrerà in vigore il divieto sulle armi nucleari, che sarà vincolante ai sensi del diritto internazionale per tutti i paesi firmatari del trattato.

Il Comitato Nobel norvegese è consapevole del fatto che un divieto giuridico internazionale non eliminerà di per sé un’unica arma nucleare, e che finora né gli Stati che dispongono già di armi nucleari né i loro alleati più stretti sostengono il trattato sul divieto delle armi nucleari. Il Comitato desidera sottolineare che i prossimi passi verso la realizzazione di un mondo libero da armi nucleari devono coinvolgere gli Stati dotati di armi nucleari. Il premio per la Pace di quest’ anno è quindi anche un appello a questi Stati affinché avviino negoziati seri in vista dell’eliminazione graduale, equilibrata e attentamente controllata delle quasi 15.000 armi nucleari nel mondo. Cinque degli Stati che dispongono attualmente di armi nucleari – USA, Russia, Regno Unito, Francia e Cina – si sono già impegnati a raggiungere questo obiettivo con la loro adesione al trattato di non proliferazione delle armi nucleari del 1970. Il trattato di non proliferazione rimarrà il principale strumento giuridico internazionale per promuovere il disarmo nucleare e prevenire l’ulteriore diffusione di tali armi.

Sono ormai 71 anni che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nella sua primissima risoluzione, ha sostenuto l’importanza del disarmo nucleare e di un mondo privo di armi nucleari. Con il premio di quest’ anno, il Comitato per il Nobel desidera rendere omaggio all’ ICAN per aver dato nuovo slancio agli sforzi profusi per raggiungere questo obiettivo.

La decisione di assegnare il Premio Nobel per la Pace 2017 ad ICAN ha una solida base nella volontà di Alfred Nobel. La volontà specifica tre diversi criteri per l’assegnazione del premio per la Pace: la promozione della fraternità tra le nazioni, il progresso del disarmo e del controllo degli armamenti e la tenuta e la promozione di congressi di pace. L’ICAN lavora con vigore per realizzare il disarmo nucleare. L’ICAN e la maggior parte degli Stati membri dell’ONU hanno contribuito alla fraternità tra le nazioni sostenendo l’impegno umanitario. Grazie al suo sostegno stimolante e innovativo ai negoziati ONU su un trattato che vieta le armi nucleari, l’ICAN ha svolto un ruolo importante nel portare a termine ciò che ai nostri giorni equivale a un congresso internazionale di pace.

È ferma convinzione del Comitato per il Nobel che l’ICAN, più di chiunque altro, abbia dato nell’ ultimo anno una nuova direzione e un nuovo vigore agli sforzi compiuti per realizzare un mondo senza armi nucleari.”

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