Una tragedia dell’umanità

Altre 900 persone sono morte annegate nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa.

La fuga biblica dalla morte per guerra, fame, miseria, e dittature ha provocato l’ennesima tragedia che certamente non fermerà l’esodo.

Interroghiamoci sull’egoismo e la miopia delle politiche italiane ed europee!

Ricordiamoci delle tragedie che non più tardi di un secolo fa colpirono noi italiani

sirio

Nella copertina de “La Domenica del Corriere”disegnata da Beltrame, il naufragio davanti alle coste spagnole di Cartagena del “Sirio”, diretto in America. Costruito in Scozia, orgoglio della marina mercantile italiana, il vapore poteva imbarcare 80 passeggeri in prima classe, 40 in seconda e 1.180 accalcati nei cameroni di terza classe. Era il 4 agosto del 1906, il tempo era buono, il mare piatto, quando la nave si schiantò a tutta velocità su uno scoglio a tre metri di profondità. I danni erano gravissimi ma l’affondamento totale sarebbe avvenuto solo 16 giorni dopo. Avrebbero potuto salvarsi tutti. Ma l’evacuazione fu così caotica e disperata che alla fine il bilancio, stilato dai Lloyd’s, fu apocalittico: 292 morti. In realtà, si pensa le vittime siano state ancora di più: tra le 440 e le 500. Nella stragrande maggioranza italiani partiti da Genova per cercare fortuna in Argentina e in Brasile. La catastrofe scosse l’Italia e ispirò una delle più celebri canzoni dedicate all’emigrazione.

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